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G15  Gioia alla tua presenza

C’è un salmo che esalta la gioia del nostro rapporto con Dio (15,11). Questo salmo termina press’a poco così: “Mi indicherai le vie della vita. Mi riempirai di gioia attraverso la tua faccia [presenza]. Alla tua destra, infine, godimento”.

Sono ricordati tre passaggi. Il primo dice che Dio indica per dove camminare per godere la vita. Il secondo è un primo effetto di questo cammino, ossia la gioia nello sperimentare la presenza di Dio. Il terzo è l’appagamento dolce quando non soltanto vediamo Dio, ma ci sentiamo uniti a lui in modo speciale (stare alla destra).

Si inizia con l’accorgersi e l’accettare l’itinerario indicato da Dio, che non sempre corrisponde ai nostri progetti. Però la sua via ci introduce nella vita, perché è via dello Spirito che dona la vita. Spontaneamente viene di richiamare l’affermazione di Gesù: “Io sono la via”.

Effetto nel percorrere Gesù, la via di Dio, è quello di gustare la gioia di vedere la faccia di Dio, attraverso la fede. Vedere Dio è assorbire in noi l’unica Verità. È ovvio ricordare l’affermazione di Gesù: “Io sono la verità”.

Alla fine dell’immersione della verità sperimentata è la dolcezza del viverci e del sentirci uniti a Dio, nella nostra povera esistenza. Vivere il tripudio della vita, che ci investe con la verità di Dio penetrata in noi. È spontaneo ricordarci che Gesù affermò: “Io sono la vita”.

Il percorso verso la gioia conclusiva ricordato è indicato dal Salmo. Gesù lo riassume, dicendo all’apostolo Filippo che desiderava, da buon ebreo, vedere Dio (proprio come il desiderio di Mosè): “Io sono la via, la verità e la vita”: Dio visto in Gesù di faccia, non di schiena come si legge nell’Antico Testamento.

07.05.14