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Cristiano per fede

Nella prima lettera di Giovanni, l’insistenza dello scrittore sulla reale umanità di Gesù, è molto significativa. Infatti chi nega che Gesù era un uomo, è anticristo. L’anticristo è, semplicemente, l’anti Dio.

Sull’umanità di Gesù si fonda la nostra fede. Chi crede in Gesù è salvo.

E’ obbligo ricordare che il cristiano è tale per le sua fede e per le opere contenute  nella fede. E solo la fede salva. Credere in Gesù ci salva e ci nobilita. La fede in Gesù è già vita eterna, perché il credere in Gesù, avviene soltanto per impulso e per assistenza dello Spirito.

Odo dire che esistono degli atei più credenti dei cristiani, perché sono onestissimi, cordialissimi e… molti altri “issimi”. Il cristiano tuttavia si distingue non per l’onestà (che pure non guasta), ma perché crede in Gesù. E tale fede lo rende … superiore anche agli onestissimi. Infatti la salvezza e la glorificazione dell’uomo, non sono frutto delle nostre opere, ma sono doni di Dio, che noi accogliamo attraverso la fede. Il giusto vive di fede.

Purtroppo, anche nella quotidianità, noi giudichiamo le persone esclusivamente per le opere, ossia per i comportamenti. Non badiamo più che tanto alle intenzioni e forse per nulla alla emotività che influisce sulle intenzioni.

Il gioco della fede non si ferma ai comportamenti. Esso penetra nel cuore, dove non solo arriva il modo di operare, ma anche arrivano le idee e i desideri. Tra questi è primario il bisogno di salvezza.

GCM 08.01.14