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Famiglia e tragedie

Giuseppe con la famiglia sua deve scappare per evitare il peggio: fugge di notte.

In qualche modo posso intuire Giuseppe, che avvertito in segreto, deve affrontare una fuga di notte. La stessa sventura è capitata anche a me, durante la guerra. La polizia hitleriana stava per catturare il nostro gruppo di liceisti per essere condotto in Germania. Avendo saputo di questa cattura, il podestà del comune, nel quale abitavamo, ci avvertì di nascosto, e, mentre noi giovani stavamo per coricarci, nel giro di un breve tempo, ci siamo rivestiti, abbiamo allestito le valigie, e con queste in spalla, nella notte, ci siamo incamminati verso… la salvezza. Dove domina un tiranno (Erode o Hitler) questi tristi eventi si avverano. Eppure sopra i tiranni, vive un Dio, il Dio di Gesù e il Dio dei poveri, e Lui sa come difendere e proteggere i suoi, anche nel pieno di una tragedia.

L’Egitto – l’estero – divenne la salvezza del profugo Gesù. Perché l’Europa non può essere salvezza per i profughi africani o asiatici? La gente non scappa perché si trova bene dove sta vivendo, anche se si tratta della terra natale o della patria.

L’Egitto, la terra straniera, si fa protezione per Giuseppe, Maria, Gesù.

Eppure Dio ha affidato semplicemente la terra all’uomo. Le “patrie” sono divisioni umane, spesso difese con la cattiveria delle armi, divisioni che fanno dimenticare il mondo quale casa di Dio, casa per tutta la sua famiglia, composta da fratelli e sorelle.

28.12.19