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Gli esclusi

Lasciate che i bambini vengano da me: non impediteli. Gesù si esprime in questo modo. Nella Chiesa antica, ancora fresca della parola e dello spirito di Gesù, quando il battesimo si amministrò (brutto verbo, al posto di “offrire”) anche ai bambini, assieme con il battesimo si offriva l’eucarestia. Poi venne la nefasta zaffata del costantinismo, che accentuò in maniera pesante l’organizzazione a discapito dello spirito, iniziando un lungo percorso di preminenza della legge sullo spirito, mandando in soffitta e Paolo e Giovanni e il Vangelo. Di questi non si cancellò la parola, ma la si rese inefficace.

Ora i bambini, che sono attratti verso Gesù, e dai quali Gesù è attratto, sono tenuti lontani dall’Eucarestia fino a quando, come si dice,  abbiano raggiunto l’età della ragione. Ci si dimentica che lo Spirito Santo, può rendere quei bambini capaci di intuire Gesù e il Padre, prima della cosiddetta età della ragione, che è categoricamente indicata per tutti a sette anni, anche se troviamo bambini capaci di matematica e di musica in età più precoce.

L’organizzazione è come gli Apostoli che allontanavano i bambini da Gesù, e quindi Gesù dai bambini. Gesù è un dono a tutti: “Questo è il mio corpo per voi!” La delizia della sapienza di Dio è il trovarsi assieme con gli uomini. Impediamo a Dio di dilettarsi?

Stringe il cuore ai dispensatori del pane santificato, vedere i bambini con gli occhi dilatati, che guardano il pane dato alla mamma o al papà e loro esserne privati. Lasciate una buona volta che i bambini vengano da me!

GCM 12.01.13