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Salvare tutto

Sopprimere le religioni o salvarle?

Gesù è venuto a salvare tutti gli uomini. Con gli uomini salva la loro cultura. Nella loro cultura salva le religioni.

Salva le religioni immettendosi in esse, creando in esse degli anticorpi, guarendole in ciò che nutrono di malato. Egli è il medico dell’uomo, che salva il peccatore guarendolo, non annientandolo, come fanno i regimi totalitari con le opposizioni.

Quando la colonizzazione europea, selvaggia quanto mai, imponeva la religione (non la fede, che non si riesce ad imporre a nessuno!), distruggeva indipendenze, culture e religioni. E la casta cattolica si alleava alle distruzioni. Solo alcuni istituti di religiosi si impegnavano a conservare le culture locali, permeandole di Vangelo.

Forse il mondo non ancora visitato da Gesù (e i missionari sono Gesù che visita il mondo!) rifiuta, con ogni probabilità, non il contenuto, ma il contenitore: non Gesù, ma la religone scambiata per Gesù e spesso imposta surrettiziamente come Gesù. Dove vive un credente, vive Gesù; e quanto più un credente penetra, non distrugge, il senso religioso della cultura che incontra, non stravolgendola, ma facendola crescere affinché raggiunga la maturità di Gesù, tanto più si congiungono le autenticità di quella cultura e del messaggio di Gesù.

Anche ai pagani che accettarono Gesù come salvatore, S. Paolo indicava di raggiungere la maturità di Cristo.

Ai pagani di Atene, Paolo indicava quel Dio ignoto, che mancava loro. Gesù è sempre un valore aggiunto, che non necessariamente distrugge gli altri valori, ma anzi li aiuta a gerarchizzarsi, relazionandosi e relativizzandosi davanti a Cristo.

GCM 28.04.12