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Messa e goduria

La Messa è una cosa seria, perciò andando a Messa siamo allegri.

La Messa è sempre una festa per l’incontro. L’incontro con il Padre, mediante Gesù.

La gioia della Messa, il divertimento nello scoprire quanto bene il Padre ci vuole. La Messa come incontro quotidiano e feriale, quando non ci sospinge un dovere, ma il piacere. Il piacere di stare assieme, prima ancora del piacere di ascoltare e di parlare.

Stare assieme, così, semplicemente, mentre scorrono le ritualità, alcune delle quali possono anche non interessarci: quando facciamo visita a una persona cara, non ci interessa sapere che cosa ci ha preparato, o come si muove. Siamo avvinti dalla sua presenza, e una castagna o un  piatto succulento per noi non fanno differenza,  perché su tutto domina una presenza.

Il sapore della presenza del Padre e di Gesù, è quanto più di tutto ci cattura nella Messa. Che poi questa presenza sia preghiera, lettura, ascolto, inno... tutto va bene, perché tutto è immerso nell’atmosfera di famiglia amante e affettuosa e affezionata.

Non si dà mai una “messa fredda” o una “messa secca”. Non sono i riti che ci interessano, sebbene questi siano aiuti per avvertire una presenza d’amore, ma questa presenza può essere spogliata da ogni rito.

L’Eucarestia non dipende dal rito, ma dall’Amore, anche quando questo si serve del rito.

Perciò noi godiamo della Messa, perché essa è una cosa seria, che produce presenza gioiosa. Seria non per le cerimonie, che non mancano, ma perché c’è Lui.

GCM 02.01.13