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Sacro e Santo

Ogni giorno compiamo la nostra visitina alla chiesa, per esserne santificati. È proprio così?

La chiesa è un tempio sacro, voluto sacro dall’opera dell’uomo. Non è un luogo santo. Tant’è vero che Gesù ha declassato i luoghi sacri (tempio di Gerusalemme, santuario sul Garizzim) per liberare i cuori, che devono adorare Dio, non in luoghi sacri, ma in spirito e verità.

Quando noi cristiani ci raduniamo in un luogo sacro, non siamo santificati dal luogo, ma noi, i santi in Cristo, santifichiamo quel luogo. Il sacro non può santificare, perché è opera d’uomo; solo il Santo, Dio, santifica nello Spirito quegli uomini, i quali poi, già santificati da Dio, riversano la loro santità sul luogo sacro, quando si radunano dentro o fuori il luogo sacro. Infatti gli edifici non sono il tempio di Dio, ma il tempio dello Spirito Santo siamo noi, come afferma S. Paolo.

Mentre rispettiamo il luogo consacrato, lo eleviamo con la nostra presenza di santi, creati dallo Spirito. Il luogo sacro favorisce la pietà, però è la pietà, che sgorga dalla fede, a riempire di santità il luogo sacro.

C’è un continuo influsso di santità nel luogo sacro, ed è la presenza di Gesù Eucarestia, sempre presente nei luoghi sacri, frequentati dai fedeli.

La costruzione chiesa è per Gesù, presente nel Sacramento e nel raduno di fede, e solo perciò è luogo amabile, che non si riduce ad architettura, per quanto squisitamente artistica, né a quadri e statue, per quanto pregiati.

Purtroppo, nei nostri templi, il sacro prevale sul santo, le cose sullo Spirito.

GCM  11.05.12