HOME

Home > Chiesa SACRAMENTI > Articoli 2013 > Preghiera 4

Preghiera 4

Gesù preferisce la preghiera privata?

“Tu, quando preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta, prega tuo Padre, quello che è nascosto, e tuo Padre che vede nel nascosto, ti ricompenserà.”
Gesù esercitava questa preghiera. Lui, iniziato nel deserto. Lui che si ritirava sul monte, solo, a pregare.

Il gusto della preghiera a tu per tu.

Qui ci si può perdere nelle effusioni. L’effusione del chiedere di essere perdonati e di godere la festa del perdono. L’effusione del pianto di commozione nello scoprire la sua bontà e la sua tenerezza. L’effusione del nostro lasciarci andare e perdere nella sua presenza.

L’effusione incontrollata durante la Messa, quando i santi passano ore nel celebrare una Messa, come accadeva a Giuseppe da Copertino e a Lorenzo da Brindisi. L’effusione di amore prolungava la Messa, che perdeva i confini tra culto pubblico e preghiera privata, per essere preghiera pura!

Gesù si effondeva nella “oratio Dei”. Ma non trascurava il culto nella sinagoga e il pellegrinaggio a Gerusalemme.  Due piani, uniti nello stesso rapporto con il Padre. Gesù alla manifestazione sociale univa volentieri l’affogamento d’amore individuale.

I cristiani, come leggiamo negli Atti degli Apostoli, si recavano nel tempio per la preghiera ufficiale, e poi si radunavano nel privato per assaporare “la cena del Signore”.

Dopo Costantino, sostituendosi il culto pagano con quello cristiano, a poco a poco prevalsero le manifestazioni sociali e pubbliche, che assorbirono in sé anche la dolcezza della “cena del Signore”. Evidentemente ne guadagnò la manifestazione e ne scapitò l’interiorità.

GCM 18.08.12