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Mistero svelato   

Tra i doni di “ogni sapienza e intelligenza” che Dio ha riversato nei credenti, eccelle quello di averci svelato il “mistero della sua volontà”.

Tra Dio e noi non resta più nulla di nascosto. Il mistero si apre a noi. Però, essendo “mistero”, esso può essere percepito dalla creatura, soltanto nei limiti della sua capacità.

È vero che in noi, vive colui che coglie il mistero nella sua totalità: è lo Spirito di Dio, dono di Gesù che ce lo manda (come dichiara il vangelo di San Giovanni). Spirito che è capace di capire (contenere) le profondità di Dio. Questa piena comprensione del mistero di Dio, avviene in noi, ma dalla nostra intelligenza esso è accolto secondo i limiti dell’intelligenza stessa.

Si allargheranno questi confini? Sì, grazie alla fede, alla crescita della fede nella contemplazione orante, alla visione dopo l’ingresso nel Padre a limitare della morte varcato.

Qual è il mistero della volontà di Dio, che noi oggi possiamo vedere, secondo “la benevolenza (amore speciale) sua, che decise (si realizzasse) in lui”?

Il mistero si svela, spinto dall’amore. Ne consegue che solamente con l’amore si accoglie la rivelazione del mistero. Il mistero si realizza in lui, in Gesù. Gesù è il mistero di Dio svelato e realizzato.

Paolo si accorse dello svelamento del mistero deciso da Dio, già da quando si accorse della permanenza della realtà di Gesù, tra gli uomini, quando lo stesso Gesù rimproverò Paolo: “Perché mi perseguiti?”. La rivelazione di Gesù, mistero di Dio svelato, quando Gesù stesso si dichiara presente nei suoi “fratelli” perseguitati: attraverso la chiesa si conosce il mistero nascosto.

19.08.15