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Amare gli schifosi?  

Si può amare senza stimare?

Esistono delle persone, che fanno di tutto per rendersi antipatiche, scostanti, pretensiose e violente. Possono essere amabili?

Se possono, ti colpiscono sebbene tu cammini sereno e produttivo nella tua via. Ti invidiano, se compi del bene. Possono essere amate, oppure l'unico amore possibile è la mera sopportazione, o l'affabilità nel trattare con esse?

Un atteggiamento vissuto e propagandato dal buddhismo, è quello della compassione. Il trovarci a patire anche con chi ci odia, probabilmente questa è una via, verso l'amore del prossimo, come indica il Vangelo. E probabilmente questo atteggiamento positivo, si affianca o sfocia in ciò che il Vangelo chiama misericordia.

Proprio questo termine ci porta accanto al Dio, che manifesta il suo amore, tramite la misericordia. Dio, amante sincero dell'uomo, non nutre alcuna antipatia per nessuno, e ama anche il più “schifoso” degli uomini. Da qui il vecchio detto: ”Ama Dio per Dio, e gli uomini per amore di Dio!”. Puoi amare il più abietto degli uomini, se assimili in te l'amore di Dio, e con questo amore riesci ad amare chiunque.

Però arriva l'illuminismo, che rifiuta l'amore di Dio, per dire che si deve amare l'uomo con cuore antropocentrico: ama l'uomo perché uomo, ed ecco scatenare il dolce amore per il prossimo che si esprime nelle ghigliottine, nei lager, nei gulag, o nei campi rivoluzionari della rieducazione “democratica” degli uomini, solo pochi dei quali escono vivi ed educati dai campi.

Per noi, poco illuministi, è possibile amare gli uomini, ma solo nell'amore di Dio.

24.12.15