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Chiesa in pericolo?

In questi giorni si inizia il rifacimento totale – dopo il lavoro ai tempi del P. A. Guzzinati – sull’impianto elettrico del tempio di S. Lorenzo, per condurlo finalmente a noma. Per indicare che il lavoro è fattibile, si vanta il benestare delle Belle Arti. Ebbene proprio questo mi desta una preoccupazione. Infatti questo benestare riguarda il “monumento”. Però esso riguarda anche una “chiesa viva e operante”?

Già questo tempio sta dimenticando di essere chiesa, per ridursi a sala. Concerti, esposizioni, addobbi non necessariamente ci fanno ricordare di essere chiesa.

S. Lorenzo sta passando sotto le forche caudine dell’arte e della sala: monumento e teatro.

Lo scopo di una chiesa è quello della liturgia, della preghiera (anche popolare), della catechesi. Questo scopo potrà finalmente emergere dopo i lavori, oppure avremo un monumento da ammirare o un auditorium da sfruttare? E Gesù?
Emergerà un tabernacolo con Gesù; si vedrà meglio un altare spoglio, non imbellettato di fiori o di drappi? Chi entra in chiesa sarà avvolto dal mistero, dalla voglia di rivolgersi cordialmente a Dio?

Se no, è meglio rinchiudersi nell’intimo della mistica, dimenticando che la chiesa è un “luogo sacro”.

Da qui nasce la consapevolezza dei frati di far esaltare il vero carattere di una chiesa, come luogo che facilita il ricordo del Padre e la presa di contatto con Lui. Più la chiesa si presta a distrazioni (turismo e affini) più i religiosi sono stimolati a sottolineare la chiesa, in quanto chiesa: anzi, una chiesa conventuale, la chiesa dove si “conviene” per ritrovarci uniti tra di noi con il Padre, tuffati nel pieno del mistero dell’incarnazione.

28.12.15