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I due divorzi

Due coniugi non hanno più nulla da comunicare. Il matrimonio è comunione. Quindi il matrimonio non regge.
La mancanza di comunione può recensire molte cause. Cessa-zione del falò dell’innamoramento. Intristimento di sentimenti. Esauri-mento della tensione fisica. Divergenza nel considerare la vita, la politica, la religione. Interesse per un’altra persona, che presenti nuova possibilità di avventure e riedizione di carica genitale. E mille altri motivi più o meno ideali o idealizzati.
Insomma i due non si capiscono più, non sanno penetrare nel mondo emotivo o ideale reciproco. Nemmeno l’interesse per i figli vibra sulla stessa corda sensitiva. Insomma di fatto sono distanti l’uno dall’altra, e gli stessi tentativi di ricuperare l’armonia a letto, li allontanano ancor di più.
Perciò ecco il divorzio.
Il divorzio più facile e più usuale è la separazione dei coniugi. Due strade per un periodo si sono accostate (non unite) e poi divergono, più o meno parallelamente. Evidentemente i due non si erano mai uniti, ossia nessuno dei due era davvero entrato nello spirito dell’altro, nonostante il decantato “Ci eravamo tanto amati!”.
L’altro divorzio avviene quando, maturando, ciascuno si separa dall’immagine posticcia che si era fatto dell’altro e di se stesso. L’incontro con l’altro-altro non c’era mai stato, perché ciascuno si era incontrato egoisticamente con ciò che lui stesso pensava o immaginava dell’altro.
A questo punto può avvenire un vero matrimonio, nella realtà e quindi nell’amore autentico.
15.02.14