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Benedire

Per le benedizioni esiste un formulario specifico indicato ai sacristi cattolici. Le benedizioni per ambienti, per persone, per animali, per cose.

Non trovo un formulario per la benedizione più frequente, quella delle mamme. Non una benedizione sulle mamme, ma la benedizione che ogni giorno impartiscono le mamme. “Ora vai a scuola e che Gesù ti accompagni e ti aiuti!”. Questo è un modo stereotipo di dire, oppure è un’autentica benedizione? Una benedizione che vale e che produce effetto?

Evidentemente questa non è una benedizione approvata solennemente dalla Congregazione “dei riti”. I monsignori, che figli solitamente non generano, non possono benedire i propri figli. E allora?

Forse gioverebbe ricordare che ogni cristiano è, come dice Paolo, “rivestito di Cristo”. Ogni credente, mamme comprese, forma il corpo di Cristo ed è imbevuto di Spirito Santo. Lo Spirito Santo non è un carcerato, ma si espande libero su ogni membro del “Corpo di Cristo”, che è la chiesa.

Ebbene ogni azione in armonia con Gesù, è di per sé salvifica. Benedire il figlio, affinché si mantenga retto, è una benedizione efficace, che passa da Dio, attraverso la madre. La preghierina, che una volta si faceva prima del pranzo, era benedizione autentica sui presenti, anche quando la preghiera era iniziata da un bambino, come faceva un mio pronipote.

Insomma è utile prendere coscienza della carica di benedizione presente in ogni battezzato, affinché si cominci a trascurare l’inutilità o quasi degli auguri, per credere nella forza cristica delle nostre benedizioni, e, quindi, ne facciamo un uso più frequente.

  19.10.15