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Insicuri

Tutti noi abbiamo una quota di sicurezza e una quota di insicurezza. Nessuna persona ha un carattere tutto tondo, come sono descritti gli eroi, secondo la letteratura classica.

Eppure notiamo una differenza tra le personalità, che designiamo come sicure e quelle che designiamo come insicure, come mature e come immature.
Sono le persone che con il tempo sono riuscite a far pendere la propria personalità verso l’uno o l’altro versante.

Non è difficile intuire coloro che hanno raggiunto una certa sicurezza di sé. Basta osservarla nel momento in cui le si presenta una novità.

La personalità sicura vede la novità e comincia a scoprirne i lati positivi. La personalità insicura (di fatto e non alla semplice parvenza, che spesso orpella la nascosta insicurezza) si spaventa e nota subito le difficoltà e le negatività, che possono nascondersi nella novità. Questa è sempre in difesa verso tutto ciò che esula dalla traiettoria del suo mondo. Anzi talmente abbarbicata ad alcuni punti che potrebbero rassicurarla, che non vede altre possibilità di rassicurazione.

Il “no” immediato con il quale gli insicuri raccolgono ogni indicazione nuova, è il distintivo del loro continuo stato d’animo di paure. Paure d’essere spiazzate dal loro piccolo mondo di cartapesta, che esse credono sia un batiscafo di acciaio.

Se poi una personalità insicura riveste un posto di responsabilità, o di comando (spesso raggiunto circuendo i superiori), allora nel settore del loro compito, tutta la vita si arresta, e vengono distrutti i risultati raggiunti prima del loro arrivo.

Essa non sa che cosa sia la creatività, che cosa sia la bellezza del nuovo e del progresso.

GCM 23.12.11