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Sapore infinito di libertà

La nostra vita nel tempo, è preparazione diretta e congiunta alla nostra vita nell’eterno. E perciò, se vissuta secondo la parola di Gesù, produce una gioia, che si svilupperà nella gioia perpetua.

Tutti noi abbiamo gustato la gioia della libertà, quando la libertà è stata scelta “liberamente” di essere utilizzata per attuare il bene. La libertà usata per la verità e per l’amore.

La “volontà di Dio” non è una costrizione a sottometterci, ma un indirizzo offerto alla libertà per gustarla nel vero senso per il quale il Padre l’ha donata ai suoi figli.

La libertà è un dono, affinché il bene abbia il gusto di una felice conquista. La libertà non nasce indifferente verso il bene o verso il male. Questo è sbandierato dai libertari, che vedono la libertà vagante senza meta. Essi non s’accorgono, povera gente illusa, che Dio è infinitamente libero e infinitamente buono, e perciò offre a noi creature, di vivere come in cielo così in terra, tanto da assaporare la verità e la libertà quando aderiscono soltanto al bene.

E questo è “fine” cioè ultimo gradino della felicità nel tempo, e “inizio” della beatitudine nell’eterno, dove libertà e bontà si abbracceranno per sempre, in una situazione fuori del tempo, non definibile dalle nostre capacità.

Il mondo del bene è vastissimo, per ogni sentimento, per ogni idea, per ogni azione. Il bene dell’amare, il bene del conoscere, il bene dell’agire. Ognuno di questi beni, per il credente, è irrorato da Dio.

02.08.18