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Mai soli

Raramente ci accade di pensare che quando io ricevo Gesù Eucarestia, con lui ricevo il Padre e lo Spirito Santo. Gesù non è staccato dalla Trinità. E ancor meno mi accorgo che, in me, tutta la Chiesa riceve l’Eucarestia.

Eppure ogni azione cristiana è un’azione comunitaria. Comunità di Gesù con il Padre e con lo Spirito. Comunità mia con la Chiesa, nella quale solamente si attua l’Eucarestia.

Purtroppo spesso la “comunione” l’intendiamo come un uso privato: Gesù che entra in me, non la Trinità che si dona alla sua chiesa. Eppure Gesù è Gesù, perché voluto e sostenuto dalla Trinità. E non io posso accedere all’Eucarestia, per viverla secondo la sua destinazione, se non sono Chiesa.

Il sistema comunitario è sempre una manifestazione di Dio nel mondo. Senza comunità nulla esisterebbe. Per indicare la comunità umana, la Bibbia si premura di indicare un Adamo solo, che Dio toglie dalla solitudine, grazie alla presenza di Eva. Il primo uomo in realtà è la prima coppia.

Noi, chiesa, non possiamo sottrarci a questa basilare struttura umana. E anche quando il nostro tenace egoismo si illude di essere solo (e talvolta unico) nella preghiera, in realtà noi siamo, e Dio ci vede, immersi in tutta l’umanità.

Però, quando prendiamo coscienza del nostro essere “comunità in Dio”, un nuovo entusiasmo e una nuova energia accompagna il nostro agire e il nostro vivere.

Alla fine ci rammentiamo che il “Padre nostro” è l’espressione detta del nostro essere in comunità orante.

GCM 22.06.12