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Il mio carisma

Ricordo il mio colloquio con il vescovo Pironio (poi eletto cardinale), sui carismi. Durante il Concilio si discuteva sui carismi. Qualcuno voleva togliere la discussione sui carismi nella Chiesa. E lui: “Ci sono, perché non parlarne?”. Di fatto se ne parlò e bene.
Se non ci fossero carismi (doni dello Spirito Santo), non ci sarebbero santi. Ogni santo realizza un particolare carisma, unico nella storia del cristianesimo.

Forse, per la struttura (che non è necessariamente carisma), il carisma non è né catalogabile, né collocabile. Ma ciò non annulla il dono di Dio, di quel Dio che fa nuove tutte le cose.
Una necessità – e forse una difficoltà – sta nel conoscere e nel riconoscere il carisma. Tale difficoltà, prima ancora di essere sperimentata dalla struttura, è vissuta dal singolo.

La psicologia stenta a trovare la configurazione psichica di una persona sperimentabile. Non c’è da meravigliarsi se la fede stenta nel trovare la configurazione spirituale (carisma) del singolo cristiano. Eppure ciascuno di noi deve individuare la propria vocazione, che è frutto del dono carismatico.
Eppure – diremo con Galileo – il carisma c’è!


Scoprire il carisma personale non è uno sfizio per farsi belli. È un riconoscere la bontà di nostro Padre, che ci indica la strada, quella strada personale alla vita e alla verità, che è partecipazione alla persona di Gesù, unica via.

03.07.19