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L’allegrezza nel giubilo 11

La pietà dei semplici e dei teologi, ha voluto penetrare, o curiosare in alcuni casi, che cosa include la gloria ultima di Maria. E oggi godiamo di un mare di titoli, che si ingegnano di descrivere lo stato presente della Madonna assunta.

La pietà ha inventato titoli affettuosi e brillanti, per ricordare la Madre. Se, con attenzione e con affetto,  scorriamo i titoli recensiti nelle litanie lauretane, ci imbattiamo in una corona di gloria.

Dal titolo evangelico di Madre di Dio, che domina su ogni altra qualità di Maria, alla qualità di vergine, per poi espandersi nella proclamazione della regalità. Maria Regina di uomini, di santi, del mondo e della pace.

I titoli attribuiti a Maria gloriosa dalla fantasia e dal cuore dei Francescani, fin dall’inizio si incentrano sull’Assunta, da questo si passa all’Immacolata, per esaltarsi in Regina.

Il cercare la grandezza e la bellezza di Maria, si propone di alimentare la gioia per Maria,mentre si proclama l’allegrezza di Maria.

In Maria Gloriosa (così si intitola la meravigliosa chiesa dei Frari in Venezia, dove domina il dipinto di Tiziano) i Francescani vedono inserite anche nuove possibili angolature del mistero di Maria: Corredentrice e Sacerdote e Regina del mondo.

Pur di cantare le allegrezze di Maria, nulla del suo mistero è scartato. Ci si può ricordare dell’entusiasmo di S. Bernardino da Siena e dei suoi panegirici mariani, dove nessun titolo si sottrae alla lode di Maria, fino a titoli che a noi paiono curiosi.

Il movimento è sempre quello: partecipare alle allegrezze della Madonna.

GCM 22.08.11, pubblicato 09.12.11