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Inezie di santi

Talvolta ci sono piccole curiosità, insignificanti perfino, nella vita dei santi, conclamati tali dalle autorità competenti secondo i codici, che restano nel recinto delle curiosità, appunto.

Sappiamo dai religiosi incontrati, che facevano parte della Niepokolòw di P. Kolbe, che questo fondatore non voleva che tra i frati penetrassero due vizi, comuni  tra i polacchi: l’assunzione di superalcolici e il fumo. Le persone che volevano far parte della grande comunità, dovevano accettare le condizioni di non assumere alcolici e di non fumare.

Nei viaggi di P. Kolbe verso l’Oriente, una volta passò per Padova, ospitato nel convento del Santo. Fu invitato, dall’allora Maestro dei novizi, il P. Francesco Varotto, che tra l’altro era reduce della prima guerra mondiale, a tenere una conversazione ai novizi. Prima del colloquio, fu accolto dal Maestro nel suo studio, quello studio che io frequentai molte volte. Con estrema delicatezza, anche per sapere come comportarsi nel parlare ai novizi, egli chiese al Maestro: “C’è del tabacco in qualche cassetto?”. Alla risposta negativa, ebbe un grande sollievo, e potè parlare liberamente ai novizi.

Del P. Kolbe si racconta anche un altro aneddoto.

Essendo a Camposampiero, egli volle visitare la tomba del P.Girolamo Biasi, cofondatore della Milizia dell’Immacolata, assieme con il P. Kolbe.

Si recarono alcuni al cimitero del paese, perché il P. Kolbe desiderava pregare sulla tomba del suo confratello. Arrivati al cimitero, trovarono il cancello chiuso... e il custode chissà dove si trovava.

Kolbe ebbe un lampo di genio e scavalcò il muro di cinta, e così entrò a pregare presso la tomba del P. Girolamo.

Ah, questi santi sbarazzini!

GCM 04.02.11, pubblicato 15.05.11