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Umanità di psicologi

Meccanica psichica o umanità trasmessa? L’alternativa può presentarsi in ogni settore della vita umana, quando le persone entrano in contatto tra di loro.

Tu, insegnante o educatore, fai solo il tuo dovere - forse anche severamente - oppure aiuti e ami l’educando?

Tu, prete, dai un’assoluzione secondo le regole del manuale di morale, oppure ti unisci al penitente per vivere la sua pena e offrire cordialmente l’aiuto dell’assoluzione?

Tu, medico, fai il mestiere di guarire, oppure ti poni a servizio di una vita umana da amare salvandola?

E tu, vigile del fuoco, politico, commerciante, industriale, calzolaio... eserciti un mestiere oppure ami promuovere una vita umana?

Il discorso vorrei ora mirarlo agli psicologi: siete meccanici o uomini? o, se ci garba il linguaggio colorito di Totò: siete uomini o caporali?

Per trasmettere umanità non basta aver conseguito lauree e specializzazioni, quando queste sono solo ferri del mestiere. Quanto cerchiamo di alimentare la nostra umanità, giorno per giorno, allargandola in ogni sua possibilità, e in ogni sua dimensione?

L’esempio classico di meccanico del funzionamento psichico da aggiustare, trascurando l’umanità totale dell’uomo, è l’inventore di una squisita metodologia di recupero psichico, alla cui metodica nessuno psicologo può sottrarsi: Freud.

Freud insegnò ad aggiustare la psiche, ma lui restò nevrotico fino alla morte. Egli reputava nevrosi, la manifestazione più alta dell’uomo: la religione. Quindi i santi sarebbero tutti nevrotici. Non  per nulla l’umano e umanista Jung, si staccò da Freud.

GCM 24.01.10   - pubbl. 23.06.10