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Le due forze

In noi si situano luci e ombre. Chiari e oscuri. Spinte a costruire, e spinte a distruggere. Assimilazione e dissimilazione. Coraggio e paura. Amore e odio.

Il pretendere di essere solamente positività escludendo ogni negatività, è un desiderio molto urgente e diffuso. Eppure irraggiungibile.

Questo contrasto può essere affrontato in più modi.

Il modo pesante dello schizoidismo: il dividere severamente il bene dal male, lanciandosi in un’avventura fantastica, verso una sola direzione, scordando o oscurando l’altra, quasi convincendosi che non esista. E’ un tentativo estremo di buttarsi fuori dal contrasto.

Un altro modo è quello di interiorizzarsi nel contrasto stesso, trasformandolo in conflittualità permanente, sia opponendo, con grande dispendio di energia, i due elementi, sia cedendo alle esigenze dell’uno e dell’altro, quasi in modo ondulatorio.

Un terzo modo è quello di conciliare le due tendenze, rendendo l’una sfondo o figura dell’altra, trovando l’utilizzazione dell’una per il rafforzamento dell’altra. Non potendo annullare nessuna delle due, trovarne il reciproco funzionale guiovamento, dentro lo stesso ambiente, imparando dall’organismo che passa armonicamente dalla veglia al sonno.

Un altro modo è quello di ricavare dai due poli l’energia intrinseca, e convogliare l’energia verso un altro livello di realizzazione, dove le ombre e le luci possono servire a un unico scopo. I genitori realizzano frequentemente questo metodo quando scelgono di usare severità e amorevolezza verso i figli. La pacificazione dei due poli avviene proprio nel loro trascendimento.

GCM 01.04.10 - Pubblicato 31.05.10