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Timbro: amore

Gesù ci dice che il nostro reale distintivo è l’amore. Dall’amarci, ci riconosceremo come discepoli di Gesù, parte della sua vita e del suo impensabile destino.

Ci si domanda: ma non si amano anche i non cristiani?

1) E’ necessario essere attenti, perché nel nostro e nell’altrui amore serpeggia sempre una triste vena di egoismo. Spesso amiamo perché ci conviene. Conviene al nostro benessere, al nostro sesso, al nostro bisogno di possedere l’altro, che diventa “mio” marito, “mia” moglie, “miei” figli, “miei” amici. In quel “mio” si infiltra facilmente l’egoismo.

2) Gesù afferma che caratteristica cristiana è l’amore. Però egli precisa il senso dell’amore: “Come io vi ho amato”, con un amore che sa donare la vita per gli amici. L’amore cristiano è l’amore di Gesù partecipato vitalmente ai suoi. Noi non sappiamo amare davvero. Solo se l’amore di Gesù ci invade, il nostro amare diventa autentico. Gesù possiede lo strumento per travasare in noi il suo amore. E’ lo stesso strumento, che travasa in lui l’amore del Padre. Anzi la stessa esistenza del Padre: “Io e il Padre siamo un tutt’uno”. E’ lo Spirito Santo che ci permea e ci imbibisce dell’amore di Gesù. Perciò Gesù è sicuro che noi ci possiamo amare.

3) E i non cristiani, quelli che non fanno parte dei discepoli di Gesù, sono tagliati fuori, incapaci di amare? Gesù chiaramente afferma che i non cristiani, che amano, stanno dalla sua parte. Matteo ce lo indica: tutto quel bene (che è suggerito dall’amore) che viene compiuto anche a una persona insignificante secondo le nostra miopi categorie sociali, è compiuto su Gesù. L’appartenenza esterna è di poco pregio. L’appartenenza a Gesù nell’amore, è distintivo cristiano!

GCM 28.04.13