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Il sollievo diverso 

Molte persone si rivolgono a specialisti (medici, psicologi, naturopati…) perché soffrono di turbamenti emotivi, e ne desiderano essere alleviati.

L’origine del turbamento è varia. La base sulla quale il turbamento si radica deve sempre essere individuata, affinché l’intervento possa rivelarsi utile.

Il turbamento è situato nella sfera emotiva, quando non ha una radice esistenziale (angoscia esistenziale). Qualche persona pensa che o il medico, o lo psicologo, o il prete, possano affrontare qualsiasi turbamento, senza capirne il settore che genera il turbamento.

Il medico interviene quando la difficoltà è di origine principalmente fisiologica.

Lo psicologo interviene, quando la difficoltà è soprattutto di pertinenza psichica.

Il confessore sa che il suo compito è quello di intervenire per aiutare la persona ad affrontare il turbamento morale o esistenziale.

Purtroppo qualche persona si reca dallo psicologo per sollevare turbamenti morali, o, peggio, per cercare una calma (sempre labile) quando il turbamento è di indole morale, difficoltà morale, che la persona non intende affrontare.

Lo psicologo, in quanto tale, non è adatto ad affrontare disagi morali. All’opposto, il confessore non è adatto ad affrontare turbamenti prettamente psichici.

Per il confessore vale sempre quanto scrive S. Paolo: Dio consola Paolo, e Paolo desidera estendere sui credenti la consolazione, per la quale lui è stato consolato. E questa consolazione avviene non con tecniche psicologiche, ma con la consolazione di fede: l’abbandono a Dio.

24.08.15