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Sorridere a Dio

Esiste la possibilità di sorridere ogni mattina al risveglio, immettendoci in un mondo guastato da invidie, oppressioni dei deboli, guerre, omicidi, ricchi sulle spalle dei poveri?

Seguo trasmissioni radiofoniche, condotte con allegria. È questa la medicina contro un mondo triste? Per alcuni funziona.

Eppure per chi crede in Dio, Padre di Gesù e Padre vostro e mio, esiste la certezza del sorriso quotidiano, perenne. È bello svegliarci con la certezza che il Padre ci sta amando, che vede la nostra giornata snodarsi in questo mondo, purtroppo spesso bruttato, eppure ci accompagna con il suo “infinito amore”.
Il nostro sorriso quotidiano è Dio! Un sorriso profondo, non fittizio.

Un continuo ricordo che il Padre ci ama, può anche essere il nostro abituarci a un sorriso perenne. Può accadere che ci sorprendiamo a sorridere per niente: è quello che altri possono tacciare quale sorriso ebete. Noi però, quando ci sorprendiamo “sorridenti per niente” possiamo subito pensare: il Padre mi sta amando. Allora il sorriso si riempie di vita eterna.

Forse, quando il nostro sorridere si riempie della consolante certezza che il Padre ci sta amando, in noi cresce la speranza, che, senza intenderla, si espande sul nostro prossimo.

Si può sorridere anche durante la sofferenza? Perché no? Ho visto dei malati contorcersi eppure sorridere, forse per non gravare sui presenti. Però anche allora si può sorridere, perché sempre il Padre ci ama.

21.09.16