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Insistenza

Gesù richiede continuazione insistente nel pregare il Padre. L'esempio della vedova che si ostina nel chiedere giustizia a un giudice, è calzante. Però fino a un  certo punto, perché Gesù assicura che Dio fa “subito” giustizia a chi la chiede. Gesù accetta anche di beneficare quella persona che insiste nel chiedergli la grazia. Gli apostoli invitano Gesù a esaudirla, per togliersi d'attorno la noia.

Gesù approva l'insistenza dei suoi? Sembra di no. “Se non vi accolgono, andate da un'altra parte”. Così indica ai suoi di comportarsi, durante il loro viaggio di annuncio e di beneficenza.
L'insistenza nel chiedere a una persona, fa passare l'insistente da sotto a sopra di noi.

Chi chiede una volta si considera inferiore, perché bisognoso. Quando insiste, pretende che l'altro faccia, ossia si pone al di sopra, pretendendo l'obbedienza.

L'insistenza è un'azione antisociale di prevaricazione: “Tu devi obbedirmi, esaudendomi”. L'insistenza antisociale vanta una molteplicità di variazioni, e tutte nascostamente perfide, come il battage.

La moglie che continua la solita predica stancante. La madre che fa le solite osservazioni e raccomandazioni ai figli. Il fidanzato abbandonato che insiste fino allo stalking. Il commercio che perseguita con la pubblicità, soprattutto quella subliminale. La persona “pia”, che non lascia in pace il “confessore”. Il nevrotico che prende d'assalto il telefono dello psicoterapeuta. Il falso mendicante che, davanti a un rifiuto, non lascia perdere, quando addirittura non minaccia.

Insomma la vita è costellata di insistenze, dalle quali Dio ci liberi.

12.07.15