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Misericordia: atteggiamento

Attorno alla misericordia temo che qualcuno faccia una grossa confusione. La misericordia è un atteggiamento di Dio e dell’uomo. È il “modo” con cui Dio è Dio per noi. Dio resta Dio, bontà, giustizia, onnipotenza; però questo suo essere irrinunciabile lo trasmette a noi nella misericordia.

Si intende la misericordia quale lassismo o lasciar fare, almeno da alcuni.

Ho udito qualche persona che affermava: Adesso, con la misericordia, il Papa ammetterà l’aborto, ogni tipo di rapporto sessuale, forse anche il furto e l’omicidio, compresa l’eutanasia, ecc.. Confusione!

La misericordia non cancella la morale e i peccati. Essa riguarda l’atteggiamento verso i peccatori, non verso il peccato. Il peccatore invece, pur caratterizzato da peccati anche molto gravi, deve esser rispettato e trattato con misericordia.

Ho udito dire: “Il Dio del Vecchio Testamento non c’è più. Ora c’è il nuovo Dio misericordioso”. Queste affermazioni sono abbastanza pronunciate anche da credenti: addirittura da quelli che leggono abbastanza frequentemente il Vangelo.

Questo Dio, che si nasconde in un camerino per truccarsi, ed esce rifatto in altro, non è mai esistito, non esiste. Invece cambia la nostra percezione di Dio, la nostra sottolineatura (spesso esasperandola) di una delle qualità di Dio, e questa interpretata secondo i nostri schemi.

L’esser davvero misericordiosi verso chi pecca (chi di voi non è peccatore?) non significa entrare nel lassismo o nel relativismo, ma capire la sua debolezza e la sua angoscia e aiutarlo a uscire dal peccato, con bontà che non giudica, perché solo così può liberarsi dell’angoscia. Trattare il peccatore non con rabbia che condanna, ma con amore che aiuta a uscire dal peccato.

16.01.16