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Sentimenti convertiti

05.06.12

“Converti a te i nostri cuori”: è frase di buon sapore biblico, che noi spesso ripetiamo nelle nostre preghiere..

La conversione del cuore, è conversione di tutta la fonte del nostro vivere: pensieri, sentimenti, azioni. Eppure raramente preghiamo per la conversione di tutto il cuore, prima che delle idee dei sentimenti e delle azioni: trascuriamo, spesso se non normalmente, la conversione del cuore.

“Làsciati guidare dai sentimenti”, ossia “va’ dove ti porta il cuore”. E’ come se i sentimenti fossero una zona impermeabile alle distorture, e quindi non necessitante purificazione. Invece con il salmo preghiamo: “donaci un cuore puro”. Un cuore purificato.

Troppe persone pongono come molla del proprio modo di agire e di riflettere, proprio il sentimento: me la sento, non me la sento. E tutto si arresta lì. Sembra proprio che il criterio dettato dal sentimento sia rivestito di una certa assolutezza, tanto da essere l’indice di ciò che vale e di ciò che non vale.

Eppure...

“Sentite in voi ciò che sente Gesù, il quale pur essendo Dio, smise l’abito di Dio, ecc.”

Dobbiamo sentire come Gesù. Ciò equivale a una conversione del sentimento per rendere fattibile in noi quel “convertitevi e credete alla buona nuova”. La mentalità non si cambia (metanòo) se essa non pervade il modo di sentire, modificando le nostre paure (“non temete” dice Gesù), i nostri desideri (“cercate le cose di lassù” ci esorta S. Paolo), i nostri atteggiamenti interiori.

Se non si intride il nostro sentimento di Vangelo, gustando come dolce il Vangelo, la nostra conversione deve compiere ancora lunghi passi.

GCM 01.03.12