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Parole di uomini

31.07.12

Desideriamo conoscere una persona? Ebbene badiamo sì a quello che essa dice di sé. Soprattutto scrutiamo, per conoscere quello che la persona non dice di sé.

Le preterizioni, i silenzi, le negazioni del già detto, gli incisi del discorso, l’atteggiamento degli occhi, ecc. Questi sono i veicoli più sicuri per penetrare, intuendo, il fondo reale della persona.

Le parole che spreca per parlare di sé, è ciò che la persona ha costruito attorno a sé, cioè la sua maschera. Ciò che essa è spesso lo nasconde, perfino volutamente, a se stessa.

Quando una persona dice: “Sono sincera”, spesso dice sicuramente delle menzogne, esprime aggressività mascherata, si lancia rabbiosamente contro qualche altra persona. Proprio quando dice di essere sincera, esprime già una bugia. Purtroppo è fatale.

I farisei erano talmente ingolfati nella convinzione che il loro parlare era accademico e insincero, che quando Gesù parla con sincerità di se stesso, non gli credono: chi pretende di essere?

Noi, per scoprire davvero chi è colui o colei, che ci stanno parlando, dobbiamo fare i poliziotti, gli investigatori? Non è necessario. Basta ricordare il salmo: ogni uomo ha delle mende. Restare in guardia intelligente di fronte a chi si loda: soprattutto se è una persona pubblica.

Quando ero bambino, la mia maestra mi aveva avvertito: chi si loda si imbroda! Eravamo sotto la dittatura fascista.
Non so se adesso sia molto cambiato, anche perché chi comanda, in ogni settore umano, sia eletto, nominato o autonominato, tende sempre a lodarsi.

Gesù dice: Voi cercate la lode dell’uno all’altro. Avete ricevuto la paga.

Paolo: non sono giudicato da uomini, neppure da me stesso. Solo Dio è giudice.

GCM  14.05.12