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Il volto più alto: umile

Lo scalare dei titoli di Giovanni Battista, conduce fino alla soglia di un livello più alto. Si parte da profeta, più che profeta, messaggero (ossia profeta prossimo all’evento), fino a “ primo fra i nati di donna”. Ma ecco aprirsi un’altra dimensione, quella che con Gesù supera anche il più alto tra i nati di donna. Non  un  grande, non un magnate, ma il più piccolo nel regno dei cieli è maggiore (meìzon) di Giovanni.

E’ chiaro: non chi è in vetta alla scala, di carolingia memoria, ma chi non si serve della scala,  perché lanciato nel regno dei cieli, oltre Giovanni, oltre la violenza, fornito solo di fede.

Il terzo volto non è descritto, né indirettamente come quello di Gesù, né direttamente come quello di Giovanni. Il terzo volto è solo intuìto. Eppure, è quello che Gesù indica come il più valido. E’ semplicemente, il volto di chi, tramite la fede, è un piccolo nel Regno dei cieli.

Tre volti: uno intravisto, uno mostrato, uno intuìto. Gesù è presente in ogni volto, perché lui sempre ama.

GCM 08.12.13