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Gesù umiliato e incaricato 

Gesù riceve il battesimo.

Mi piace vedere Gesù in fila con i peccatori conclamati, che attende il suo turno. Addirittura è sceso dalla Galilea per recarsi da Giovanni Battista.

Mi sembra di vederlo, tra le persone, che attendono il proprio turno nei pressi di un odierno confessionale. Eppure davvero Gesù è con coloro che desiderano dichiarare i propri peccati, per ricevere l’assoluzione. È una fila disposta a godere la misericordia di Dio.

Per Gesù avviene un intralcio: il Battista si rifiuta di procedere, e, conoscendo il cugino Gesù, chiede lo scambio dei ruoli.

Sì, lo scambio dei ruoli, spesso lo desidera il “confessore”, per confessare i suoi peccati a quel Gesù, che è nel cuore di chi gli si trova davanti. Tutto è Gesù: chi perdona e chi è perdonato, Gesù-Misericordia e noi peccatori.

Gesù, nel giorno del suo battesimo si alza dall’acqua (purificazione) e ode su di sé la parola lodante del Padre, che accompagna lo Spirito il quale discende come un volatile, che dolcemente plana.

Il battesimo, che umilmente Gesù chiede per “completare la giustizia” termina con la gioia del Padre, che gradisce l’azione di Gesù.

Proprio accompagnando l’umiltà di Gesù, il Padre lo autorizza: “Ascoltatelo!”, troviamo scritto nel Vangelo di Marco in occasione proprio del battesimo di Gesù. Ascoltatelo è la sicurezza che la parola di Gesù è autentica e autorevole parola di Dio.

Nell’umiltà, abbinata al peccato, si trova anche la parola di Dio. È magnifico!

09.01.16