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Giuseppe ci protesse 

Certamente voglio bene ai santi dichiarati tali dalla struttura clericale della chiesa, ma anche ai numerosi santi che accosto tutti i giorni. Voglio bene ai santi che mi sono particolarmente simpatici.
Oggi penso a S. Giuseppe. Egli nutrì una simpatia accesa per Maria, simpatia che divenne amore, amore così forte, che gli generò una crisi.

La crisi non riguardava direttamente il matrimonio, che lui l’avrebbe realizzato con tutto il cuore. Essa riguardava due situazioni: la gravidanza strana di Maria, e il suo dover “essere giusto”, ossia osservare le precise indicazioni della sua religione.

Giuseppe “doveva” ripudiare Maria, secondo la legge, eppure doveva tenere Maria secondo il cuore. Sappiamo che Dio si alleò con il suo cuore, e salvò Maria dal ripudio, e Giuseppe da una ferita e da un rimorso eterno. Dio, il salvatore, salvò Maria dalla morte fisica, e Giuseppe dalla morte del sentimento.

Giuseppe mi è un santo simpatico, perché ebbe il coraggio del cuore, prima pensando a una separazione segreta, e poi all’accoglienza piena.

E se Giuseppe non avesse ascoltato il cuore e quel grande alleato del cuore, che è Dio? È un’ipotesi orribile, tremenda.

Maria ripudiata, sarebbe stata condannata a morte (cfr. Levitico 20, 10), perché fecondata non dal marito… e quindi da un altro uomo, che doveva essere messo a morte insieme con l’adultera. Nel caso di Maria era alquanto difficile far morire lo Spirito Santo.
Ma immaginiamo un istante la uccisione di Maria. Con lei, moriva il feto. La salvezza umana sarebbe stata annullata. Giuseppe, accogliendo Maria incinta, protesse Maria dalla morte, Gesù dalla scomparsa, e noi dalla disperazione.

19.03.14