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Gesù e il diverso 1

Gesù e il diverso: ovviamente si tratta preliminarmente di conoscere i due termini, Gesù e diversi, per notare poi la loro connessione, la congiunzione “e”.

Parlare di Gesù, che si identifica con il parlare con Gesù, è per noi motivo di gioia, di riconoscenza, di commozione. Il parlare di Gesù con altre persone è un trasmettere la commozione.

Gesù lo si può scoprire e amare sotto molti aspetti. Qui vediamo l’aspetto di Gesù nel suo rapporto con la cosiddetta diversità.

Chi è diverso, se non colui che non è “come”? Però: come chi?

Non è difficile ricordare che nessun uomo e nessuna donna sono “come” un  altro uomo e un’altra donna. Tutti noi siamo solo noi stessi, in una personalità squisitamente unica. Neppure i gemelli omozigoti sono esattamente uguali tra di loro. Li distingue non tanto il DNA, ma soprattutto la psiche, l’intelligenza, la spiritualità.

Neppure gli esseri clonati, anche nel mondo animale, sono come l’essere da cui sono stati tratti.

Allora, per aiutarci a formare una nostra idea di che cos’è il diverso, si ricorre alla statistica. Ci si concentra sulla scoperta di alcuni o di molti caratteri che “sembrano” comuni tra diversi individui, e in qualche modo rendono somiglianti le cose, i fenomeni o le persone, che si catalogano dentro una certa regolarità.

La statistica, comunque applicata scopre la opportunità operativa di usare la curva gaussiana. Quella nota campana, con le estremità prolungate quasi orizzontalmente. Chi sta dentro la curva grande è “normale”, chi giace in una delle due estremità, è anormale. Dove si colloca Cristo?

GCM 13.03.11