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Quanto Gesù?

La lettura della Passione di Gesù è uno degli stimoli per essere più profondamente lui.

Ho udito una meditazione, che si incentrava sulla persona di Giuda, per scoprire quanto di Giuda ci fosse in noi, e quanto di noi in Giuda. Attorno alla passione del nostro Gesù, si aggira una moltitudine di figure: Giuda, Pietro, domestiche, Giovanni, sinedrio, Pilato, plebe, donne, ladri ecc. Esse sono la periferia del mistero, una triste cornice del quadro.

La mia domanda può essere:” Quanto di Giuda, o di Pilato, o di altri, c’è in me?” E scopro affinità impensate.

Ma il Vangelo mi è stato regalato dalla bontà del Padre, concretata nello Spirito Santo, affinché io mi ponga quest’altra domanda: “Quanto di Gesù è in me?”.

E’ una domanda rivolta alla conquista della salvezza e della felicità. Solo in Gesù si attua la benevolenza del Padre, che mi salva.

Quanto di Gesù è in me?

Già molto di lui è in me, proprio perché sono semplicemente una creatura umana. E poi, come Gesù, io sono l’oggetto di amore del Padre. E poi io ricevo Gesù ogni giorno, le sue parole mi penetrano, il suo Vangelo mi intride.

E due domande la Passione di Gesù mi suscita: “Quanto il suo dolore è il mio dolore, e il mio dolore è il suo dolore?”. “Quanta Risurrezione di Gesù mi ha già permeato, grazie alla fede e alla speranza?”.

Vita di Gesù in me. Ossia: “Quanta vita di Gesù io vivo?” La sua Passione è diventata la mia passione, superando la fase, pur bella, della mia compassione per i suoi dolori?

E’ consolante constatare che qualche cosa di lui ha già permeato la mia vita.

GCM 14.04.11, pubblicato 06.09.11