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Chiesa, mistero

Comprendo le persone che restano sgomente quando sono messe al corrente di errori, anche gravi, di persone che fanno parte del sistema verticale della Chiesa. Del resto anch’io, quando un medico uccide una persona, resto colpito. Proprio un medico! proprio un prete!

Io credo la chiesa cattolica. Credo la chiesa, non l’entourage. Non è per i meriti di Francesco d’Assisi, o per i demeriti del cardinal Mazarino. E mi fanno pena coloro che, quando si parla di Chiesa, pensano al clero. E’ vero che anche oggi la casta ecclesiastica si fa chiamare in esclusiva: chiesa. Ma la chiesa è ben altro: è Gesù presente in chi crede e che aiuta la salvezza dei poveri con L’Eucaristia e la Scrittura.

Ai nipotini di Voltaire, per lanciare le loro frecce spuntate, fa comodo chiamare Chiesa la struttura. Noi viviamo in quanto chiesa un mistero che ci supera e ci salva.

E’ grazia di Dio l’aver sviluppato un sesto senso, per cui quando udiamo la parola “Chiesa” siamo lucidi e valichiamo l’apparenza delle persone che gestiscono l’organizzazione ecclesiastica. Nella presente disciplina, tali persone sono necessarie,  ma non concentrano in sé soltanto, il mistero della chiesa corpo di Cristo. Quel corpo, formato da tutti noi credenti, nel quale si fonda la nostra fede e la nostra speranza.

Il serpeggiare in Occidente delle irrisioni di sapore pacchiano di pseudo illuminismo, che pretende di scardinare chiesa e fede, denigrando e scagliandosi contro veri o presunti comportamenti di Papi e di preti (cose che noi sappiamo dalla storia), mentre anche noi deprechiamo, non intacca la fede di quel “Credo la chiesa”

GCM 17.04.10   -  pubbl, 27.06.10