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I poveri ambiziosi

Operare sotto la direzione di una persona limitata, ma ambiziosa, induce i lavoratori ad eseguire sempre più svogliatamente gli ordini, perché il loro rapporto non solo non è sufficientemente riconosciuto, ma rapito dal direttore, che vuol essere glorificato, indossando le penne del pavone.

Una persona ambiziosa è sempre una persona di scarsa intelligenza. Infatti essa non riesce a prendere coscienza di sé, ma vede, se vede!, il trono sul quale vuole collocarsi, soprattutto con l’andare contro i più intelligenti di lui.

L’ambizioso, bene o male, riesce a raggiungere, Dio sa come, la meta agognata, e si espone alla lode di coloro che lo esaltano, e al ridicolo delle persone di criterio.

Un danno enorme egli reca, se inserito in un contesto religioso, al gruppo che lui intende comandare, e non s’accorge che chi può si sottrae alle sue voglie malate. Poi si chiede perché la gente si rende sempre più rara e svogliata.

La iella più grande accade, quando lui cerca un capro espiatorio (di solito una persona più dotata di intelligenza che non lui), per accusarla degli insuccessi causati dall’ambizione.

Egli, per rifarsi, si mette a esaltare l’esteriorità, aumentando addobbi sgangherati, ma vistosi. D’altronde l’ambizioso si riflette in ciò che lo circonda, e se l’esterno è semplice, egli lo enfatizza. L’essenza gli sfugge. Anche nella vita del culto, egli preferisce un superficiale devozionismo, a una semplice ed essenziale liturgia.
Le soluzioni emotive e leggere, a uno scavo essenziale e veramente intelligente.

05.10.15