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Ambizione

Essere continuamente scartati per lasciare il posto a un ambizioso (e quindi di intelligenza scarsa!) è esperienza di ogni giorno. Anzi l'ambizioso, se incaricato di comandare (e questa è la meta carrieristica di ogni ambizioso) egli umilia soprattutto le persone, che chiaramente sono dotate di intelligenza superiore alla sua. All'ambizioso l'intelligenza degli altri dà sempre molto fastidio.

L'ambizioso si circonda di devoti adoratori, di piccolo o grande sfarzo, di inutilità eclatanti per addobbo. Se può, accentra attorno a sé gli altri, soprattutto se deboli di mente, scarsi di intelligenza e incapaci di reggersi da soli.

La storia ci presenta i diversi Hitler e Stalin. La quotidianità ci fa vivere, con fastidio, la presenza degli ambiziosi. C'è possibilità di rimedio? Chiaramente detto: scarsa, se l'attendiamo che nasca dall'ambizioso stesso. Forse può arrivare il momento buono, alla Gheddafi.

Disperare per gli ambiziosi? Il colpo di grazia può sempre avvenire. Ed ecco la via di Damasco. Dio può intervenire sempre, ed interviene spesso a calmare le nostre nascoste o patenti ambizioni. Interventi di ogni specie. E dopo gli interventi di Dio, l'ambizione nostra si trasforma, a poco a poco, in tranquillità e serenità.

In questi giorni ricordiamo Laura Antonelli. Dall'ambizione all'umiltà e alla preghiera. E Paolo: dall'ambizione al fuoco dell'apostolato.

Anche lo spegnersi delle nostre ambizioni può avere cause ed esiti diversi. Se non interviene la conversione provocata dalla misericordia di Dio in modo diretto, interviene sempre un ambizioso più addestrato di noi nel coltivare l'ambizione.

23.06.15