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Bisogno di dipendere

Non poche persone ricorrono ad altre per evitare la solitudine. Senza che riflettano, esse strumentalizzano gli altri per tappare la solitudine.
Mentre ci rivolgiamo ad altri per rimediare alla nostra solitudine, noi ci sottomettiamo ad essi. Sottomessi, creiamo i padroni, spesso i tiranni.
L'esempio chiaro e tragico, è quello della giovane, che, per superare la solitudine, si affida al primo uomo, che, nella fantasia famelica della giovane, sembra possedere le qualità per diventare il riempitivo della vita.
I ragazzi seri (quanti sono?) non si lasciano accalappiare nel gioco. La maggior parte trovano comodo servirsi della donna succube, per giocare il ruolo del protettore o del despota.
Il despota si riempie della diabolica convinzione di disporre della vita e della morte della sottomessa, strisciante ai piedi del signore.
Così la giovane, nella schiavitù, paga lo scotto per il servizio di antisolitudine che il maschio le offre.
Altrettanto avviene dell'uomo che nella donna cerca il superamento della solitudine, causata dall'allontanamento della madre. Poi si vendica... ridicolizzando le pretese della padrona, della matrona.
Così avviene che i matrimoni, anziché essere l'unione di due esseri liberi, diventa la catena infernale di due che si odiano.
Noi oggi si fa gli scandalizzati per i femminicidi. In realtà essi sono l'estrema conseguenza della signoria dell'uomo strumentalizzato e tradito nel suo dominio.
Eppure Gesù è venuto a liberarci, affinché restassimo liberi.
23.06.15