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Risurrezione attiva

18.04.12

Rifugiarsi nel Signore Risorto. Anche nel pieno dell’uragano, soprattutto nel pieno dell’uragano sempre più devastante dell’ignoranza e della follia. Non di qualsiasi ignoranza, ma dell’ignoranza di Dio. Nella tenebra dei cuori, che stanno perdendo la capacità di amare e di diventare sempre più avidi del corpo del prossimo, tu, Gesù, resti l’unica luce. Tu riempi e rassicuri il mio cuore, anche quando vedo cadere i valori. Tu sei il valore, senza del quale i miei ricchi valori perdono sostanza.

Tu hai sostenuto la mia ristretta capacità di amare. Io provo amarti. Mentre ogni giorno ripeto e rinnovo la mie prove d’amarti, a poco a poco lo Spirito Santo inocula in me la sua capacità e potenza d’amore.

Senza Gesù, come posso vivere? Lui è la nostra vita. Il desiderio di abbandonarci tutti a lui, si dilata senza che ce ne accorgiamo. Però ce ne accorgiamo quando la tristezza invade, se dimentichiamo Gesù che ama.

Dimenticare Gesù è scivolare nel non senso, dal quale nulla, se non Gesù, può riscattarci.

Rifugiarsi in Gesù non conduce all’inerzia beata. Gesù, attivo in vita, è attivissimo in Risurrezione, rafforzato enormemente dallo Spirito. E indica a tutti i risorti la strada dell’attività (non attivismo, come capita spesso di incontrare).

La fiducia è patente. Il Padre opera sempre. Io opero perché Figlio del Padre. E voi andate e date notizie confortanti. La Risurrezione è l’emblema di queste notizie confortanti. Vangelo. Gesù Risorto vuole che ci diamo da fare.

In Gesù noi troviamo conforto, ossia rafforzamento, come dice la stessa parola. La forza serve per operare, non per oziare. La Risurrezione (anistemi) ci spinge a metterci in piedi, a camminare per trovare equilibrio e gioia.

L’immergerci nel Risorto, è stimolo a riprendere cammino ogni giorno.

08.04.12