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Il Padre felice

11.04.12

Si fa più festa in cielo per un peccatore pentito, che per novantanove giusti che non abbisognano di pentirsi.. e allora
quale festa in cielo per colui che si è addossato di tutti i peccati del mondo e li ha espiati?

La Risurrezione di Gesù rende felice Dio Padre?

La Risurrezione è la fase finale di tutta la missione affidata all’uomo Gesù. La Risurrezione era stata seminata in Gesù dallo Spirito del Padre fin dal primo istante dell’esistenza umana di Gesù, nel ventre di Maria. Gesù doveva risorgere per necessità intrinseca del suo essere uomo.

Il Padre, durante la vita mortale di Gesù, aveva espresso la sua felicità (compiacimento: eudochia) per le azioni di Gesù.

Dopo il battesimo, amministrato a Gesù da Giovanni Battista, si udì la voce del Padre, che esprimeva la propria contentezza, perché Gesù, facendosi battezzare, aveva compiuto la “giustizia”, ossia la volontà di Dio, che giustifica l’uomo. In quell’occasione il Padre disse. “Tu sei il figlio di me, quello amato: in te sono compiaciuto!”.

Una seconda volta il Padre manifestò la sua felicità per Gesù. Fu quando Gesù si mostrò fulgente ai tre apostoli.
Allora disse: “Questo è il figlio di me, quello scelto, ascoltate lui”. Non solo compiacimento qui, ma anche attribuire al Figlio il compito di parlare come profeta definitivo; cioè è lui, che ormai dice a tutti il fatidico “Ascolta , Israele!”.

Una terza volta il Padre si esprime: “L’ho già glorificato e lo glorificherò”. Questa volta dentro il tempio di Gerusalemme, poco prima della morte di Gesù.

Si nota un crescendo. Gesù all’inizio è lodato quando si assimila ai peccatori durante il battesimo di penitenza; poi è lodato suò monte della preghiera trasformante; infine è “glorificato”, ossia dichiarato Dio.

Dio quindi deve essere felice, quando Gesù raggiunge la sua totale personale completezza nel Risorgere, ossia nell’attuare l’apice della volontà del Padre, che “l’ha risuscitato”.

La Risurrezione di Gesù rende felice il Padre, lo magnifica, sia perché Gesù ritorna anche come uomo nel seno del Padre, sia perché il Padre ha ricevuto da Gesù tutto ciò che il Padre s’aspettava.

02.04.12