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Risurrezione completa

20.04.12

La Risurrezione di Gesù è completa?

Credo opportuno rammentare che Gesù è tutto, con il capo e con le membra. Affinché la Risurrezione di Gesù sia completa è necessario che tutto Gesù risorga, capo e corpo.

Gesù è sicuro che le sue membra risorgeranno. “Io le risusciterò nell’ultimo giorno”. Però anche tutti noi – tranne Maria, già assunta in cielo, anima e corpo (come usa dire, copiando un linguaggio scolastico) – siamo destinati alla resurrezione totale.

La nostra risurrezione, già attuata con la fede e con il battesimo, si confermerà alla nostra morte con il godimento della vita eterna squadernata all’infinito, e si completerà, alla fine del tempo, con l’esaltazione intramontabile di tutta la persona.

La gloria di Gesù è certa. Gli scritti del Nuovo Testamento l’affermano. Soprattutto ne parlano Giovanni, Paolo e l’autore della”Lettera agli Ebrei”. Essa attende il nostro essere assunti nella sua Gloria.

Vivere la vita eterna in pienezza, oggi la attuiamo nella comunità di fede, favorita dal mistero della Chiesa; però questa comunità attende di essere immersa nella totalità del Cristo Risorto, quel Cristo che alla fine si concederà al Padre, che sarà tutto in tutti.

Solo nell’eterno bagno di questa impensabile unità, nella quale le individualità non spariranno, ma si esalteranno, tutto finalmente sarà attuato.

L’idea induista del nirvana ultimo, nel quale ogni atman si perde nel Brahman, è una pallida cifra di ciò che il modo più profondo si realizza, per Gesù e, con colui, per noi, nella risurrezione finale.

Nell’attesa di quel meraviglioso evento (che non sarà evento, perché realizzato nell’eterno), oggi viviamo la felicità della speranza.

10.04.12