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Morte e risurrezione

17.04.12
 
    La voglia di distruggere il Cristianesimo, ossia Gesù presente nel mondo.

Una delle manifestazioni concrete di Gesù Risorto, siamo noi, Chiesa, attraverso la parola e attraverso i sacramenti.

Distruggere la Chiesa è tentativo di esiliare Gesù dalla terra. Gesù l’aveva previsto, quando disse: “Quando il Figlio dell’Uomo ritornerà, troverà ancora fede?”.

I grandi ricchi, quelli che costruiscono armi e guerre, quelli che padroneggiano stampa e multinazionali, sono connessi tra di loro nel satanico disegno di soffocare Cristo  nel mondo. Amano la distruzione per arricchirsi, nella pazzesca idea di dominare il mondo dopo averlo distrutto, per offrire al satana il suo regno nel deserto. Esito dell’antidio. Dio crea. Ciò che è satanico distrugge.

Il mondo che si sgretola, con l’aumento dei cataclismi, del surriscaldamento causato dall’uomo, è il mondo desideroso del nulla, corrispondente al soffocamento del Cristo, il Verbo per mezzo del quale il mondo fu fatto.

Già il vecchio salmo notava l’accanimento dell’uomo contro Dio e contro il suo plenipotenziario. Da che mondo è mondo, da Adamo in poi, l’uomo vive di autodistruzione, credendo di esaltare se stesso se combatte Dio. e Dio gli sfugge sempre, e si ripresenta addirittura risorto e immortale.

Oggi, giorno di Pasqua, mi è capitato di sorridere con Dio sulla cretinaggine degli uomini. Il giornale locale non ha speso una riga sulla Pasqua. Apro la radio sperando che essa, inizi la trasmissione ricordando la gloria di Cristo, e quella in prima pagina si ferma a lungo sulla mascalzonate in casa Lega. Quante piccinerie, e quanta armonia con coloro che credono di sbarazzarsi di Gesù, soltanto dimenticandolo e facendolo dimenticare!

Allora ancora una volta Barabba il ladro è preferito a Cristo.

E dentro quelle follie, spicca la luce della nostra speranza soltanto in Cristo.

08.04.12