Gesù risorto duttile19.04.12 Il dono delle religioni. Le religioni sono un dono del Padre, che si serve di culture diverse per orientare i suoi figli verso la salvezza. Ogni cultura naturalmente sviluppa una religione. A sua volta la cultura è debitrice dell’ambiente in cui sviluppa, e alla relativa storia. Gesù diceva che ciò che non è contro di lui è per lui (quindi per noi). Le religioni seguono la tensione verso una salvezza e Gesù è la salvezza universale. Le religioni non servono alla dannazione, ma alla salvezza comunque delle persone, figlie di Dio. Sono dono di Dio. Le sue innumerevoli scialuppe di salvataggio per gli uomini. Perciò in esse è urgente scoprire il dono di Dio, al di sotto delle forme e forse degli errori. Le religioni sono un dono di Dio, che si sviluppa nel tempo, subendo cambiamenti e rilanci. Gesù è il Salvatore sì di ogni persona, ma anche dei mezzi, che le persone utilizzano per lasciarsi salvare. Gesù salva le religioni, per salvare in esse le persone. Salva anche il necessario sviluppo, nel tempo verso l’eternità, di ogni religione, e dei cambiamenti migliorativi di esso. Le religioni che, nel prosieguo del loro sviluppo, accolgono il messaggio divino di Gesù, non devono tradire se stesse, ma soltanto far posto all’ospite. Così è avvenuto per l’Ebraismo e per la religione romana. Ebraismo e religione mediterranea romana, che hanno utilizzato, per il loro completamento, le basi religiose precedenti, poi si completarono a loro volta immettendo nel proprio seno la rivelazione di Gesù, e così furono pervase di Cristo, e divennero, perciò, cristiane. Le diverse “confessioni” cristiane, si diversificarono non per l’unica presenza di Gesù, ma per come la presenza di Gesù si adattò (incarnandosi) al diverso humus culturale. Gesù salva le religioni, perché immette in esse la sua presenza misteriosa, adattandosi in quanto risorto, come si adattò a Pietro e a Paolo, agli Ebrei, alle donne a agli apostoli nel giorno della sua Risurrezione. 09.04.12
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