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Uomini splendenti

13.04.12

I Vangeli non descrivono né la Risurrezione, né tanto meno il risorgere di Gesù. Non può esser declassata a un evento sperimentale.

Ciò che, invece, è stato possibile descrivere fu il susseguirsi di fenomeni, connessi con la Risurrezione, e poggiandosi sui quali si regge una parte della nostra fede. L’altra parte è opera dello Spirito Santo.

Di ciò che si può costatare i Vangeli, le Lettere degli Apostoli e la storia degli Apostoli, sono abbastanza forniti esplicitamente.

Luca, dopo aver indicato la costernazione delle amiche di Gesù nel trovare il sepolcro vuoto, videro due uomini che si presentano in veste sfolgorante. È segno, che ormai le cose vecchie sono tramontate: ne sorgono di nuove. Due figure luminose presso un sepolcro. Il messaggio indica sotto quale luce è opportuno considerare la vicenda Gesù.

Lo splendore dei due uomini, impaurisce le donne, che chinano il capo e guardano a terra. Cercano quasi di tenersi lontano dalla nuova strana luce.

I due finalmente parlano: "Che senso ha cercare tra i morti, uno che vive?”. È una vecchia mentalità, una vecchia consuetudine che va dimenticata, la nuova vita non può essere misurata dalla morte. Non si può accostarsi da mortali al Vivente. Questo è l’errore di molti modi di pensare nel concepire Dio e l’uomo.

Solamente la mentalità, che ama la vita, perché la sa “eterna”, può entrare nel nuovo splendore di Dio. Riattivando il senso della vita eterna, già seminata e presente in noi, possiamo non abbassare gli occhi davanti allo splendore di Gesù.

Sollecitate dai due, le donne risentono in loro le parole del Profeta Gesù. perché la nuova luce, illumina in modo profondo i vecchi ricordi, le vecchie idee, e li purificano, rilanciandoli nell’eterno.

04.04.12