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Cuore allargato

Spesso ci troviamo con un cuore freddo, quando si tratta di amare Gesù. L’Apostolo ci fa notare, che noi amiamo Gesù, pur senza averlo veduto. Eppure sembra che il nostro sentimento non si muova, non si riscaldi.

Però, per amare Gesù non è necessario un trapianto di cuore.

Il nostro cuore lo ama nella misura in cui esso è capace di amare. Tutta la ricerca sull’uomo nota come l’uomo utilizzi solamente una piccola parte della sua dotazione.

Forse l’uomo non ha sfruttato tutte le sue possibilità di conoscere, perché evita di allargarsi nella conoscenza di Dio, e non ha utilizzato tutta la sua dotazione di amore, perché trascura quella sezione di amore, riservata per amare Gesù. Certamente quando dilatiamo la nostra conoscenza fino a conoscere l’infinito, e ampliamo il nostro amore fino ad amare Gesù e il Padre, le possibilità di includere conoscenze e amore inferiori sono enormi.

Fatti per Dio! Siamo fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto se non riposa in te. Queste parole di S. Agostino mi accompagnano, come mi accompagna ogni giorno il soave richiamo di Dio. Quando perciò mi ricordo di Lui e mi abbandono in Lui, di giorno e nelle veglie notturne, sento che il vivere è dolce e fruttuoso, anche con le difficoltà della vita e con i disturbi alla salute.

E’ sempre bello dilatarci a Dio. Non restringere per sempre Dio dentro i confini delle nostre persone. E’ vero: Lui è il “mio” Dio. Ma anche noi siamo suoi.
Dilatarci a quel Dio, che per essere amato, ha penetrato la nostra persona di Spirito Santo. Dilatarci a Dio, nello Spirito.        

GCM 11.04.14