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Cominciare dal basso

Incontrarci negli alti ideali, è materia da santi e da geni. Se noi modeste persone, pretendiamo di incontrarci tra di noi su alti livelli, siamo destinati a fallire.

Alti livelli di bellezza, di scienza, di pietà, di atletica o di altro. Mantenere il rapporto personale su livelli molto elevati, è una tentazione dell’adolescenza.
L’adolescenza è un male destinato a tramontare. Gli alti livelli si logorano col tempo.

Tu eri un genio, tu eri bellissima, tu eri pazientissimo, tu segnavi molte reti. Ti  credevo un mistico, un santo. Pregavi come un angelo, e mi sono invaghito di te.

Gli alti livelli iniziali, di qualsiasi genere, fisico, sessuale, teologico sono destinati a sciogliersi, perché li ha prodotti la fantasia.

Allora non resta che incontrarci nei bassi livelli dell’umiltà.

Se io non nascondo le mie paure, i miei difetti, le mie gaffe, e se mi incontro con una persona che non nasconde le sue paure, i suoi difetti, le sue gaffe, il nostro incontro regge sulle basi reali, che sono le più basse. Incontrandoci nel basso ci incontriamo nella verità. L’umiltà della verità.

Perfino le ferite al nostro orgoglio sono salutari. Quando una parola, un giudizio, un rifiuto mi raggiunge, io resto amareggiato, colpito. Or dunque, se io, anziché fingere di non essere colpito ammetto che ho notato l’offesa, e ammetto che il mio orgoglio è stato leso, questa ammissione di sofferenza, è un atto di sincerità, ossia è l’umiltà vera, che ammette di essere conscia del proprio orgoglio ferito. L’ammettere di essere orgogliosi è l’inizio di umiltà.

23-07-14