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Persecuzione

Se Dio è giusto e la sua giustizia è trasmessa all’uomo, ogni atto contro la giustizia, in qualsiasi settore (natura, persona, società), è un attentato contro Dio.

Qui si configura la “persecuzione a causa della giustizia”. È persecuzione ogni azione contro l’ordine, inserito da Dio nel contesto del mondo.

Noi distinguiamo la giustizia umana dalla giustizia di Dio. Purtroppo spesso intendiamo riduttivamente, e forse erratamente, la giustizia come punizione per i reati o per i peccati. Dio non castiga, lui rende giusti, anche i peccatori, come siamo noi, che si rivolgono a lui, non per essere puniti, ma per essere reintegrati nella nostra giustizia originale. Il pubblicano pentito “tornò giustificato”.

La povera giustizia umana è giusta, se collima con la giustizia da Dio insita nella creazione. La giustizia umana, inclusa anche quella indicata da Mosè, se si oppone alla giustizia di Dio (es.: l’aborto), diventa una “giustizia ingiusta, suicida”; perciò il credente la rifiuta nelle parole e nelle opere.

Tutto quanto si oppone all’ordine creato e voluto da Dio, è ingiusto, e se esso si scaglia contro Dio o contro l’uomo è persecutorio. Qualsiasi divisamento che colpisce l’ordine è persecuzione. Le azioni che cozzano con gli affetti, con il vero benessere, con la pace del cuore, con la fede (vedi Boko Haram, ed ISIS per esempio), con la tranquillità psichica e morale, con la serenità, con la corretta crescita dei figli, ecc. è persecutoria, perché contro l’ordine, che è giustizia di Dio comunicata all’uomo, è persecuzione. Noi siamo persecutori o perseguitati? Se perseguitati siamo beati.

29.01.2016