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Vendetta di Dio

Dio non sa vendicarsi. È per comodo alla nostra fantasia perversa, che noi crediamo Dio capace di vendetta. Dio non sa vendicarsi, perché non “può” vendicarsi. La vendetta è nemica dell’amore, mentre il nostro caro Dio è solo Amore. Il dono di Gesù è l’apice della misericordia del Padre. Evviva il Natale!

Evidentemente non esiste il castigo di Dio, del quale storie e popoli (e chiese?!) parlano. Il nostro limitatissimo concetto di Dio, vede nella giustizia di Dio i tetri colori della giustizia umana, nel seno della quale regna imperterrita la necessità della punizione.
Dio non è capace di punire. Le immagini mitiche dei popoli, e dell’Antico Testamento, presentano una presenza di Dio, dentro le punizioni degli uomini. Quegli uomini, che reclamano la punizione dei colpevoli, per sentirsi corretti e giusti.

Solo l’uomo, poiché essere limitato, è in grado di punire se stesso e gli altri. Per l’uomo il delitto (male) deve essere punito con un castigo (male). Un male che dovrebbe guarire un altro male, mentre in realtà lo raddoppia. Noi stessi affastelliamo sui nostri mali morali, primi dei quali è sovrastante il peccato, con il male di almeno uno scrupolo, un’autopunizione di qualsiasi genere.

Essere liberati dal male, è possibile solamente con il compiere il bene. Però tra il male e il bene, si incunea la misericordia. La misericordia ha un sapore molto dolce. Fino a che non incontriamo la dolcezza della misericordia, questa la sentiamo aspra, perché la sentiamo “opposta” al castigo, alla “giustizia”. Però, sotto questo riguardo, l’opposizione è sempre corredata di una qualche violenza: infatti è opposizione.

La misericordia non si oppone; essa agisce di suo, proprio perché nasce dal cuore di Dio e si comunica all’uomo. La misericordia non può essere come molte medicine, che combattono un male e creano delle conseguenze fastidiose, per dire un po’.

17.02.16