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Sentimenti

I sentimenti possono essere comandati? Esortati sì, ma anche comandati? Insomma, può una persona antipatica (qualche volta è la seconda moglie o compagna) comandare a un bimbo di amarla? Può una donna, che sta staccandosi dal suo compagno, essere costretta dal suo ex ad amarlo ancora (stalking)?

Eppure la Parola che viene da Dio ci indica il “precetto” dell’amore a Dio e al prossimo. E Gesù: “Amatevi l’un l’altro”. E Paolo: “Godete sempre, ve lo ripeto, godete”. E in un’infinità di altri passi, la Parola di Dio, impone di far scaturire dei sentimenti.
Questi sentimenti li potremo studiare a uno a uno.

Ora però vediamo la semplice dinamica la quale non comanda, ma suscita sentimenti. Essi sono stimolati da situazioni interne (come i ricordi) oppure esterne (un evento emozionante).

Siccome ogni sentimento è importante, è bene soffermarci tuttavia su un sentimento “principale”: amare Dio.

La “norma” dell’amore ci viene dettata da S. Giovanni: “Questo è l’amore: Dio ci ha amato per primo”. Accorgerci davvero dell’amore di Dio, stimola il nostro amore verso di lui. Amore chiama amore.

Tuttavia l’accorgerci dell’amore di Dio è condotto dalla vita (la vita è bella!) e dalla fede (Dio davvero ci ama), e, se non siamo convinti, basta guardare tranquillamente Gesù.

L’amore di Dio stimola amore. La bellezza genera ammirazione ed entusiasmo. Il perdono desta la dolcezza. L’abbraccio ultimo spinge alla speranza. Immensi sono i modi con cui Dio ci “colpisce”! l’amore è facile.

CM  05.09.13