Chiesa derivazioneIl rapporto tra Chiesa e Gesù è un rapporto d’amore. Pietro: “Voi lo amate, pur non avendolo conosciuto”. Eppure spesso pensiamo la Chiesa staccata da Gesù. Contiene Gesù, la Chiesa, nei riti sacri e nella parola di vita, ma non è Gesù. Allora la prospettiva sotto la quale si considera, e quindi si vive, la Chiesa deve essere chiarita. Si inizia dal far cessare il vizio giornalistico di immedesimare la Chiesa con il Papa e con i Vescovi. La Chiesa è l’assieme di ogni credente in Gesù, unito a lui dalla fede, dall’amore, dal Battesimo. Poi si procede nel distinguere la Chiesa surrogato di Gesù, dalla Chiesa derivato di Gesù. Il surrogato espelle Gesù; il derivato lo continua. Gran parte dei giornalisti, ossia quelli che si fermano alla superficie della realtà Chiesa, descrivono la Chiesa come un surrogato di Gesù. Per loro Gesù non è insito nella Chiesa, ma è un esiliato da essa, ininfluente sulla dinamica vitale della Chiesa. Credono che la loro esaltazione o la loro denigrazione del Papa, esalti o deprima la Chiesa. Per il giornalista credente, la Chiesa è un derivato storico e concreto di Gesù stesso. La Chiesa non sostituisce Gesù, ma lo perpetua. Essa è manifestazione dinamica di Gesù, oggi. Dinamica, vivente, operante in e con ciascuno di noi che crediamo, perché ha un motore interno di potenza infinita: lo Spirito Santo. Corpo di Cristo, noi rendiamo visibile Gesù, come Gesù rese visibile e operante il Padre. Non surrogato, ma derivazione. GCM 19.01.09
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