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Quei due

Il dissapore si espande quando lei vuol comandare e lui non vuole obbedire. Eppure, non è stata lei ad essere eletta regina della casa (almeno fino a qualche anno addietro!)? Quindi deve reggere le redini dell’andamento familiare!

C’è un particolare che sfugge. Lei è regina della casa, ma il re dov’è? E’ morto? Ha abdicato? Ma se lui ha abdicato, neppure lei è ancora regina. Forse è una regina vedova, che ancora regna, anche sul marito, trasformato in zombie resuscitato! Quanta sublime confusione!

La regina della casa non abdica mai: rimanere la regina è la sua missione e la sua croce. Una croce, che non vuol portare da sola, ma di cui generosamente affida una parte a quel Cireneo di suo marito, il quale dovrebbe essere fiero della sua condizione di Cireneo, mentre del Cireneo preferisce ripetere il lamento, perché angariato a portare una croce non sua... lui che è chiamato a compiti sociali più eletti.

Ed ecco le divergenze di giudizio. La polvere su un mobile, per lui è semplicemente polvere che non minaccia la stabilità del mobile, per lei è una tragedia che travolge il buon nome della famiglia. Per lui un cibo sciocco o poco saporito è una grave offesa all’onore del palato, per lei è un aiuto alla salute. Per lui
i vagiti dei figli sono il dramma delle notti insonni (per qualche minuto!), per lei sono l’inno alla maternità, un soave inno notturno.

S. Paolo disturba queste due prospettive matrimoniali: davanti a Cristo non ci sono più padroni o schiavi, pagani o ebrei, uomo e donna, perché tutto è unificato nel Cristo. Strano modo di attutire le divergenze, con una sola medicina: Gesù.

GCM 28.07.13